Paolo Franzinelli BLOG

Taglio dei Tassi Fed, l’alba di una nuova era.
Taglio tassi FED di 50 bps

La decisione del FOMC di tagliare i tassi d’interesse segna un cambio di rotta significativo dopo una lunga serie di rialzi iniziata nel 2021. Questo taglio è visto come un necessario aggiustamento della politica monetaria, dato che l‘inflazione si avvicina all’obiettivo della Fed e il mercato del lavoro mostra segni di indebolimento. Durante la conferenza stampa, il Presidente della Fed, Jerome Powell, ha sottolineato l’importanza di questa ricalibrazione per supportare l’espansione economica e mantenere un atterraggio morbido.

Tassi FED e BCE dal 1990

Il grafico qui sopra evidenzia chiaramente la traiettoria dei tassi d’interesse: una feroce serie di incrementi nel 2022 che ha portato i tassi a livelli storicamente elevati, seguiti dal recente taglio dello scorso 18 settembre 2024 che segna un punto di svolta. Questa decisione non solo risponde alle mutate condizioni economiche, ma rappresenta anche un’opportunità per sostenere l’economia senza compromettere la stabilità dei prezzi.

Il 18 settembre 2024 quindi rappresenta il tanto agognato pivot dei tassi americani dopo che lo scorso giugno era avvenuto quello del tasso di sconto BCE.

Cosa significa per i mercati? Almeno teoricamente una stabilizzazione dei rendimenti e una volatilità del mercato più contenuta. Dobbiamo però essere coscienti delle grandi incognite geopolitiche riguardo i conflitti in corso e le tensioni crescenti fra protagonisti emergenti (BRICS), attori affermati (USA) e comparse fragili e poco coese (Europa). Sullo sfondo un intero continente, l’Africa, che testimonia, con continui colpi di stato, una debolezza dell’Occidente che arretra lasciando sempre più spazio agli investimenti cinesi e all’influenza russa.

Se l’articolo ti è piaciuto condividilo!